L'opera inizia in una stanza della questura milanese, dove il commissario Bertozzo minaccia di arrestare un personaggio che si rivela essere un matto, e che è il filo conduttore dell'intera commedia. Il matto è stato fermato perché malato di una fantomatica "istriomania", ossia il bisogno irrefrenabile di spacciarsi per altre persone. Spazientito dai rocamboleschi ragionamenti del matto, Bertozzo ne ordina il rilascio: il matto si ritrova da solo nella stanza del commissario, venendo in possesso di alcuni importanti documenti relativi alla morte di un anarchico, ...
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